Scheda progetto
- Comunicazione
- Sensibilizzazione
- Informazione
- Engagement e Call to action
Scheda di dettaglio
Secondo una ricerca Istat sui comportamenti e la soddisfazione dei cittadini riguardo alla raccolta differenziata (luglio 2018), il 93,4% delle famiglie vorrebbe maggiori informazioni su come separare i rifiuti. ASviS, nella Strategia nazionale di sviluppo sostenibile, approvata dal Consiglio dei Ministri a ottobre 2017, rimarca la necessità di sensibilizzare i cittadini sulla riduzione degli sprechi. Nel position paper in riferimento allo sviluppo del goal 12 "Consumo e produzione responsabili", ASviS suggerisce, inoltre, che per orientare i consumi verso scelte sostenibiili è "auspicabile promuovere la partnership tra imprese e associazioni di consumatori, realizzando congiuntamente progetti, campagne informative e attività di lobby, anche a livello territoriale"; altrettanto importante, afferma ASviS, è "valorizzare le iniziative dal basso delle organizzazioni di cittadinanza attiva che, attraverso scelte consapevoli di acquisto e di risparmio, spostano quote di mercato verso le imprese responsabili". Dall'analisi del contesto emergono tre esigenze prioritarie: 1) E' necessario implementare azioni di informazione, educazione e sensibilizzazione per attivare la cittadinanza e operare in termini di prevenzione e adozione di stili di vita sostenibili e responsabili a livello di comunità. 2) Per lo sviluppo di un modello socio-economico sostenibile e duraturo è necessaria la creazione di reti territoriali che prevedano l'impegno congiunto di tutti gli attori sociali (amministrazioni, cittadini, imprese). Le amministrazioni locali hanno la necessità di essere sostenute e affiancate nell'attuazione delle politiche, specialmente per raggiungere l?adesione della cittadinanza nell'implementazione dei servizi. Le imprese che operano nel comparto dell'economia circolare hanno bisogno di entrare in sinergia con cittadini e amministrazioni per far comprendere i servizi offerti e migliorare la propria offerta attraverso la conoscenza del contesto e il feedback dei consumatori. 3) I volontari e i cittadini più sensibili vanno formati e sostenuti in un processo di capacity building che permetta loro di acquisire conoscenze, abilità, strumenti e risorse relazionali. La formazione rappresenta una delle attività ordinarie di una organizzazione civica ed è funzionale ad un continuo allargamento del patrimonio di risorse umane a cui attingere per realizzare le proprie attività.
Il progetto propone un mix di attività, da svolgere in presenza e in modalità digitale (per esigenze legate al contesto attuale) che stimolino l?impegno congiunto di tutti gli attori del panorama sociale e coinvolgano i cittadini affinché diventino protagonisti di nuove scelte e stili di vita improntati al rispetto dell'ambiente, alla diffusione dell'economia circolare e di modelli di sviluppo più sostenibili. La prima indicazione è quella di "ripensare i propri consumi" in tre mosse fondamentali: prevenire la produzione di rifiuti, alimentare il riutilizzo, prediligere la condivisione rispetto al possesso. La seconda è quella di "conoscere i rifiuti che si producono" al fine di individuare il giusto conferimento evitando danni all'ambiente e spreco di risorse. La terza è quella di "conoscere la gestione dei rifiuti nel proprio territorio e partecipare attivamente al suo miglioramento".
- Eventi
- Sito o Portale Web
- Social Network
- Materiale editoriale
- Video
- Piattaforme interattive o partecipative
- Report finali
- Video
Partner
Cittadinanzattiva (capofila), AICS - Associazione italiana cultura e sport (partner)